Dickens - blog Pierluigi Piccini - Graziella Martina - In viaggio con gli scrittori

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Il BLOG di PIERLUIGI PICCINI
Dieci viaggi in Italia. Con la Sormani di Milano

La Biblioteca Sormani di Milano che sta ammirevolmente ripensando la propria efficientissima macchina organizzativa per fronteggiare le incertezze del Covid, è artefice di una delle più interessanti proposte culturali delle ultime settimane. Dalla homepage del suo sito è possibile accedere a «Italia d’autore. Alla scoperta del Bel Paese attraverso lo sguardo di viaggiatori del passato». Una iniziativa originale e utile. Conoscere come gli altri ci vedono è sempre, infatti, un’ottima risorsa che promuove una sorta di indagine su se stessi e aiuta considerarsi sotto una nuova luce. Questo viaggio del passato in casa nostra diventa perciò esperienza inaspettata ed emozionante.  Attraverso gli appunti di scrittori di indubbio fascino, anche assai diversi tra loro, si può scoprire la loro idea del Paese e dei suoi abitanti. Le loro testimonianze di viaggiatori speciali che hanno attraversato il nostro territorio sono accomunate da voglia di sapere, curiosità dello sguardo e felicissima resa sulla pagina scritta.
La Biblioteca Sormani ha selezionato dieci testi in tutto. Diari di viaggio veri e propri che si trasformano in «guide curiose e ispirate». Fruibili certo durante l’estate, periodo solitamente di elezione per tale genere di lettura, ma forse ancora più gradevoli ora, mentre lentamente il tempo volge all’autunno con le piogge, le foglie ingiallite e tutto il resto. Le pagine delle opere suggerite imprigionano la luce facendola parte essenziale del paesaggio. Descrivono con pienezza caratteri, costumi e abitudini. Mettono su carta e consegnano vedute panoramiche da scoprire o da ritrovare. Per aprire a tutti questo patrimonio, la Biblioteca ha approntato delle pratiche schede. Ciascuna dedicata a uno scrittore, fornisce i link che agevolano la prenotazione dei libri e, in aggiunta, l’indicazione di articoli di periodici che trattano l’argomento. Riproduzioni degli stessi articoli possono essere richieste tramite BiblioDelivery.

Il viaggio successivo è quello compiuto da Charles Dickens. Le sue «Lettere dall’Italia» (Archinto 1987) contengono le impressioni che egli veniva comunicando ai suoi amici inglesi. Le lettere lo restituiscono tutto preso tra «il divertimento, gli stupori e le perplessità». Nel racconto si concentrano le emozioni, tradotte in parole.   Con «Vedere l’Italia» di Hermann Hesse (Guanda 1995) si seguono visite ripetute che si svolsero dal 1901 al 1914. Tra Ravenna, Padova, Pisa… Giorni sui quali incide e pesa molto l’«ansia vissuta nei momenti di difficoltà dovuti alla mancanza di denaro». Con Henry James e le sue «Ore italiane» (Garzanti 1984) ci si imbatte, spiega la scheda, in un «“pellegrino appassionato” affetto da un incurabile “mal d’Italia” (“the luxury of loving Italy”)». James visitò l’Italia tredici volte. Conservando uguale e forse crescente entusiasmo. Tra le sue mete, la magica e abbacinante Capri.

continua...



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