Kipling - I profumi dei viaggi - il granchio in frack - Graziella Martina - In viaggio con gli scrittori

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Autore: Rudyard Kipling

Un libriccino breve con testo in inglese a fronte. Nonostante le poche pagine ho trovato le riflessioni dell’autore preziose, romantiche e malinconiche.
“…In futuro, probabilmente non vi sarà più alcun legame con i piaceri, le preoccupazioni e le fatiche del passato. Essi saranno dimenticati, come sono stati dimenticati l’odore del sapone fatto in casa o il sibilo e i colpi del correggiato sul suolo dell’aia. …”
L’autore ci regala le personali osservazioni sul viaggio e su come viene percepito ed affrontato. Ipotizza che, a seguito dei recenti cambiamenti sul modo di viaggiare (ad esempio l’avvento delle automobili e l’utilizzo dei treni hanno apportato notevoli trasformazioni), anche le persone muteranno la loro percezione dello spazio ed il rapporto con il mondo che li circonda.
“…cambieremo tutte le immagini mentali dei nostri viaggi…”
Kipling sottolinea quanto poco si conosca ciò che sta intorno a casa nostra e quanto invece si riesca a ricordare dei luoghi lontani che visitiamo una sola volta. La memoria agisce con metodologie bizzarre su diversi livelli: non ricordiamo il momento in cui abbiamo capito che eravamo in pericolo ma riusciamo a rivivere esattamente quanto abbiamo fatto per superare quell’insidia. Non ricordiamo nulla (o quasi) della via di casa nostra ma saremmo in grado di fare una cartina dettagliata del percorso affrontato durante un viaggio.
Nella seconda parte del libro scopriamo cosa accade con i profumi. L’autore riesce a raccontare il significato di questo senso favoloso con maestria e semplicità definendolo come una specie di evocatore spazio-temporale, capace di riportarti in un determinato luogo in un tempo bene definito. Ricordi precisi ed indelebili che riaffiorano solo grazie ad un profumo.
“…provate a pensare per un attimo ad una generazione completamente disgiunta da tutti gli odori terrestri e marini conosciuti…I mezzi di trasporto usati finora ci hanno lasciato il tempo di adattarci mentalmente ai nuovi orizzonti e di entrare in contatto gradualmente con la terra e con l’acqua ed i loro cambiamenti. In futuro, non sarà più possibile alcun adattamento non esisteranno più gli orizzonti che avevamo conosciuto…”
In effetti con le nuove ‘comodità’ abbiamo accelerato l’intera esistenza, privandola però di cose come la lentezza, il contatto con la Natura ed il gusto della conquista ed è per questo che stupirsi oggi ha tutto un altro sapore, anzi…profumo.

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